ESCAPE='HTML'

''LA GRANITA SICILIANA: PIU' CHE UN PASTO, UN RITO''

LA GRANITA NEL PASSATO

La storia della granita ha probabilmente origini più antiche di quello che si possa pensare. La neve ha avuto, in passato, un ruolo fondamentale per la nascita della moderna granita. Infatti, già nel Medioevo, i siciliani, ''ancora sprovvisti di coppola e lupara'' (coppola e lupara sono rispettivamente un tipico copricapo dei siciliani, ancora usato dai più anziani ed un'arma da fuoco a pallettoni), si adoperavano per raccogliere la neve sull'Etna in pieno inverno, conservandola in grotte, '' i nivari'', ancora oggi visitabili , come la grotta del Gelo e la grotta dei Lamponi (entrambe sull'Etna), per mantenerla solida fino alla stagione estiva. ''I nivaroli'' trasportavano la neve solida, sia in inverno che in estate, all'interno di sacchi di juta, a bordo di carretti trainati da muli fino alle pendici del vulcano, a Catania, Acireale, Giarre, in riva al mare. La neve veniva utilizzata per usi alimentari, cioè per la preparazione delle granite, dei sorbetti e dei gelati, soprattutto al limone. Pensate che lavoro massacrante per i poveri muli!!! Non tutti potevano permettersi la neve:  essa era quello che oggi definiremmo un bene di lusso e solo i più ricchi potevano permettersela.

LA GRANITA OGGI

Oggi, la tradizione della granita si mantiene viva, anzi viene valorizzata e ricercata, ma non è più considerabile un bene di lusso. La granita oggi è un pasto largamente consumato da tutti, nei bar soprattutto.

Da aprile ad ottobre, quando la temperatura dell'aria richiede qualcosa di fresco, ma anche in altri periodi dell'anno, la colazione e la merenda dei siciliani ha come protagonista la tipica granita siciliana, solitamente accompagnata da una buona brioche col ''tuppo'' (questo tipo di brioche ha una mollica molto gialla, per via dell'abbondante tuorlo d'uovo ed ha la forma di una semisfera appiattita di più grosse dimensioni, con un'altra sopra più piccola: il tuppo). Parlare di granita siciliana non vuol dire parlare di tutte le granite. A Roma, la granita è semplicemente ghiaccio tritato con un apposita grattuggia e l'aggiunta di sciroppo liquido aromatizzato.

La granita siciliana di oggi ha, al suo interno, ingredienti semplici, basilari, comuni. Ciò che la rende spciale è la preparazione. La granita della buona tradizione e di buona fattura, ha all'interno, solo acqua, zucchero e frutta fresca o secca (più o meno tostata). La cosa che la rende speciale è il continuo mescolamento degli ingredienti. La particolarità della granita siciliana è la grandezza dei cristalli di ghiaccio che si formano al suo interno. Essi devono essere piccoli e non devono aggregarsi con gli altri, altrimenti la granita non avrà la sua tipica consistenza e il suo caratteristico sapore.

I GUSTI PIU' RICERCATI

La granita siciliana è molto ricercata dai turisti che la conoscono, ma non sanno sempre cosa sia meglio scegliere. ''Mandorla e caffè'' rappresenta un accoppiamento ormai classico e consolidato, tipica scelta collegata alla produzione locale delle mandorle siciliane delle zone montane dell'Etna. ''Pistacchio, gelsi'' sono le scelte più ambite: il pistacchio secco o fresco di Bronte e i gelsi freschi sono particolarità introvabili in altre zone del sud Italia, tantomeno al nord. Ciocclolato, limone, fragola, anguria, melone giallo, pesca sono delle valide alternative...a voi la scelta.

UN STRUMENTO SOCIALE

I siciliani amano diaologare mentre gustano una granita, possibilmente con la vista del mare. Un importante strumento di incontro sociale, spunto per ritrovare vecchie conoscenze e farne di nuove.

''La granita aggrega, rinfresca, sazia, soddisfa la vista con i suoi colori e il palato con la sua dolcezza. Cosa chiedere di più?''

GRANITA IN CASA

La granita siciliana può essere preparata anche in casa, senza l'utilizzo della gelatiera. Bastano solo pochi accorgimenti. Il risultato sarà di certo soddisfacente e molto vicino a quello che contraddistingue la granita siciliana preparata nei migliori laboratori dolciari.

Granità al caffè per 4 persone:

-380 ml/g di acqua

-380 ml/g di caffè espresso da bar o molto ristretto se preparato con la moca

-150 g di zucchero, meglio se di canna per un aroma più gradevole

Far sciogliere lo zucchero in acqua calda ed aggiungere il caffè. Fare raffreddare fino a temperatura ambiente e mettere in congelatore, avendo l'accortezza di mescolarla di tanto in tanto, meglio se con un frullatore o un minipimer. L'importante è rompere i cristalli di ghiaccio per non farli aggregare. Quando la granita sarà compatta e soffice, potrete gustarla in compagnia, magari con la vista del mare e l'Etna da ''La Terrazza di Capomulini'', ''Stella Marina'' e ''Sicilia Etna Mare'', durante le vostre vacanze o il vostro soggiorno in Sicilia.

Buona degustazione a tutti!

Pierangelo Bonacito